domenica 3 febbraio 2013

IL LATO B DELLA ELCON

La stesura di questo documento é stata possibile dopo aver preteso e ottenuto ciò che spetta di diritto a tutti i cittadini: visionare i documenti esistenti sull'affaire ELCON. Tali documenti sono a disposizione di tutti, sono visionabili e scaricabili da questo blog.
IL LATO B DELLA ELCON
Lungi dall'aver abbandonato l'idea di mettere le sue velenose radici dalle nostre parti, la Elcon prosegue il suo viaggio verso Castellanza a vele spiegate … cosa ben chiarita dal Sig Barbone (BP Sec - Consulente progetto Elcon)  tramite le pagine della Prealpina del 31/1/2013 (guarda l'articolo: https://www.box.com/s/jvk3k472m766ot0m975g)
La Elcon approda a Casalpusterlengo nel 2011. Sottopone il suo progetto in Regione, ma non presenta le richieste di integrazione avanzate, ritirandosi così , momentaneamente, dalla scena.
Prima di presentare il progetto a Castellanza accadono cose importanti, occorre che questa volta le cose vadano lisce e senza grossi problemi:
l'8 marzo  2012 la Elcon invita ufficialmente (guarda l'invito: https://www.box.com/s/0celi3qro7d2ifyljrgo) il  Dirigente Struttura Autorizzazioni e innovazione in materia di rifiuti della Regione Lombardia Dario Sciunnach  e il funzionario Amodio a visitare l'impianto di Haifa (Israele) con lo scopo di "consentire ai tecnici regionali di verificare e valutare soluzioni tecnologiche, problematiche localizzative e impatti sul territorio relativi all'impianto, nell'imminenza del deposito della sua istanza autorizzativa".
Il 16 marzo 2012 il  Dirigente Struttura Autorizzazioni e innovazione in materia di rifiuti della Regione Lombardia Dario Sciunnach chiede (guarda mail: https://www.box.com/s/x6p1po1wrul35p6bkw6p) al Sindaco di Castellanza Farisoglio un incontro per sapere la condizione del polo chimico, ciò che preoccupa maggiormente è la bonifica dell'area.
Dal 1 al 4 aprile 2012 Schiunnac e Amodio sono in visita all'impianto di Haifa (guarda il report: https://www.box.com/s/9utlrik6wxq8h3ys24vc)
Il 7 maggio la Elcon deposita il suo PRIMO progetto  per un'area di 11.000 mq alla Regione Lombardia richiedendo la pronuncia di "compatibilità ambientale" e di "autorizzazione integrata ambientale" su cui si incardina il "lavoro" della Conferenza dei Servizi.
Il 16 luglio la Elcon presenta un'integrazione al primo progetto che porta al raddoppio dell'impianto (guarda il documento: https://www.box.com/s/fza6it2m014y6wi1sx3h) , ma di questo nessuno dice niente e si cerca di tenerlo nascosto.
Inoltre la Elcon dice di aver acquisito tra l'altro anche 7 particelle di "rispetto cimiteriale" cosa vietata dal PGT.
 Sono previsti per i seguenti anni:
2013: realizzazione e messa in esercizio dell'impianto (area di 11.000 mq);
2014: realizzazione del centro di ingegneria, laboratorio, ricerca e sviluppo (area 2.500 mq) con obiettivo lo sviluppo di tecnologie innovative nel settore del riciclo e recupero dei rifiuti, e nel settore dei test di laboratorio applicati al mondo dei rifiuti;
2014: sviluppo del Headquarters europeo di Elcon, centro dirigenziale e di coordinamento e pianificazione delle attività europee del gruppo Elcon;
2016: espansione del primo impianto di ulteriori 10.000 mq;
 Dal 19 luglio parte la Conferenza dei servizi: vengono fatte 22 riunioni a cui NON partecipano i Comuni interessati e il 6 dicembre la regione presenta alla Elcon delle richieste di integrazione e precisazioni sul tipo di impianto, sui rifiuti trattati, sul loro smaltimento e sulla bonifica dell'area iniziale (7-8.000 mq sui 22.000 effettivamente acquisiti) (guarda il documento Regione: https://www.box.com/s/htziw74v5c9ds4g1mahy)
Nulla si dice sulla vastità dell'inquinamento dell'area, soprattutto di mercurio e arsenico,  che con gli anni minaccia di raggiungere le falde acquifere. Uno dei maggiori punti di prelievo della nostra acqua domestica è in via Sanguinola, a 350 metri dal polo chimico!
 D'accordo con il Comune di Castellanza, nel progetto iniziale,  la Elcon dice di voler "bonificare" solo la superficie (circa 1 metro di profondità)(pag 250 SIA). Da sapere che il Comune ha effettuato i carotaggi per quantificare il grado di inquinamento del sottosuolo, ma come di consueto li tiene nascosti.
La Elcon ha tempo fino al 15 febbraio per presentare le integrazioni richieste.
 Questo è un sintetico quadro della situazione, riteniamo che la partecipazione diretta della popolazione per tutelare la propria salute e il proprio territorio sia fondamentale per il tipo di lotta in questione. 
Delegare tutto ad amministrazioni che dietro ad un "no" di facciata nascondono interessi poco limpidi (anche per quanto riguarda le compensazioni ambientali) lo riteniamo pura follia.      
Se l'obiettivo è quello di impedire l'insediamento dell'impianto Elcon, non riponiamo alcuna fiducia nelle istituzioni coinvolte in questa faccenda nè dal punto di vista tecnico-amministrativo di opposizione al progetto nè dalla loro pretesa di ergersi paladini difensori della nostra salute e del nostro territorio. 
L'organizzazione dal basso, senza gerarchie e attraverso il confronto tra le diverse esperienze, in modo da costruire un percorso comune e condiviso, è il punto cardine per evitare che quel pezzo di terra non sia più soggetto a speculazioni, ma venga bonificato il prima possibile evitando che l'utilizzo della falda acquifera venga compromesso.
 ELCON DEVE RITIRARE IL SUO PROGETTO IMMEDIATAMENTE!

 ESIGIAMO LA BONIFICA TOTALE DEL POLO CHIMICO
con il mantenimento di TUTTI i posti di lavoro ad oggi esistenti
e la formazione adeguata di tutti gli operai per le operazioni di bonifica

 DEVE PAGARE CHI HA INQUINATO

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